1. |
Megattera
02:28
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Come se nuotare fosse l’opzione
Ognuno con il suo abisso fuggendo un dolore
E lì fuori chi azzanna, lì fuori a chi duole?
Non vederti tremare
Senza Luna né Terra neanche si può più riposare
Mesi come macigni mi dispiace niente da dire
Quant’è bella fiducia, resta nel pugno un ricordo
Can che abbaia che morde, li senti i lamenti nel sonno?
Ma son tutti crateri qui attorno non vedi?
Mentre siamo distratti dai grandi megafoni neri
E dal fondo chi urla, dal fondo chi chiama?
Non lasciarti tentare
Quanto spazio hai percorso, quanto hai riso del destino beffardo
Con tutti intorno ad aver la misura perfetta del tuo giusto o sbagliato
Poi cuciti addosso i vestiti, lo sprofondo è davvero un errore?
Prigioniero di troppe certezze ti sei fatto ingannare
Tutto lasci, tutto perdi piano
Mentre nuoti e ti manca il fiato
Mentre nuoti contro chi non l’ha capito
Mentre nuoti le tue ossa invano
Mentre nuoti e ci porti in salvo
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2. |
L'altra riva
02:48
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Senza una luce, senza una scelta
Che questa basta
È nulla il futuro e di quel che resta
Non c’è più traccia
Irma corri ed aiuti, non c’è la paura in te
Irma splendi e difendi
Irma sono istanti, ma sono più grandi di te
Irma senti quei colpi?
Sola
Respiri
Nel freddo
Riposi
Non era il coltello da nascondere, nemmeno l’idea
Non volevi più credere in quella follia
Irma spara tra i monti, li hai visti non son come te
Irma han preso i tuoi sogni
Irma guardi e non parli, ma tutto qui parla di te
Irma è estate e non torni?
Le volte è bastato un temporale per non farci uscire
È bastato uno specchio per vederci invecchiare
E tutto quel sangue era rosso
Anche il tuo cuore era rosso
Oggi il tuo sangue è anche nostro
Non è il coltello da nascondere, nemmeno l’idea
Non voglio più credere in questa follia
Irma è un’ombra il tacere
Dipinto sui volti, perché?
Imbracciavi le armi
Per me
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3. |
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Noi in caduta ormai
Capiremo sai
Come uscire vivi dal tuo shock
Senza splender mai
Nella notte imparerai
Che gli estranei siamo noi
Il sistema siamo noi
Avevi l’urgenza di andare
Del solo dire, non fare
Del credere, pregare, obbedire
E chi voleva restare fermo, senza farsi vedere
Aver fiducia nel non apparire
Nella rinuncia come rivoluzione
La rinuncia come rivoluzione!
Mi accorgo… di quanto pesa un corpo
Di intere vite appese a un rimorso
Distante oltre il presente
Sono più forte, ho nuove rotte
Mi accorgo… di questa lenta lama attorno al collo
Qualcuno che gridava: il mondo è nostro
Il mondo è nostro!
Da che cosa stai fuggendo?
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4. |
Puro gelo cobalto
02:09
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Mani fredde accettano
Mani fredde nulla concedono
Mani fredde racconterò
Mani fredde lente si muovono
Mani fredde stavo per dirtelo
Tutto intorno è uno stringere
Confidare nel proprio ideale
Una gara a trovare
Soluzioni all’altrui stare bene
Tutte mani che freddano
Stando unite implorano
La domenica pregano
Nella fila che porta al patibolo
Ma tu, tu fissavi colline dove non c’erano più
I tuoi ciliegi fioriti, dove non riconoscevi più
La tua giovinezza, da dove partito
Avevi quel sogno, quel sogno di mani gelate
Che si cercano, ma poi non trattengono
Troppe volte si spezzano, tra le dita di ghiaccio
Dentro cuori di neve, su colline ormai rase
Dove ho pianto me stesso raccogliendo
Puro gelo cobalto
Mani fredde sospirano
Mani fredde ricordano
Mani fredde non ingannano
Mani fredde tutto quel ho
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5. |
Ho visto i giorni
03:05
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Procedi in silenzio
Che qui è un fastidio chi ha un volto
Chi, col dovuto rispetto, doveva già essere morto
Ma era un’idea così grande
Forse senza alcun senso
Come far finta di niente
Nascondere i tratti del bimbo ormai mostro
E anche qui ci son regole
Per curare i tuoi mal di testa
Per risolvere i problemi di tutti
Uno alla volta
Guardavamo quei fiori
Con il rispetto di chi sa deve andare
Nessun uomo ha trovato rifugio
Nelle vostre paure
Come era bello il rumore della pioggia
Ho spento tutto, volevo afferrarla
Trovare il tempo per chiedermi
Che cosa vedi? Che cosa vedi?
Che cosa vedi? Che cosa vedi?
Ho visto i giorni
Ho visto i giorni
Ho visto i giorni
E poi ho visto i giorni
Ho visto i giorni sanguinare
Nelle corsie affollate
Tra le scuole bombardate
Ho visto i giorni sanguinare
Nei cortei stanchi, le braccia incrociate
Le ore sfinite, passate a dimenticare
Ho visto i giorni sanguinare
Nei funerali di Stato a reti unificate
Un mare senza bare, le lacrime di una madre
Ho visto i giorni sanguinare
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6. |
Stanze blu
00:56
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Proteggo il tempo
Nascosto in quel cassetto
Ma poi a chi importava?
Poi che cambiava?
Stanze vuote
Di voci abbandonate
Con solo i miei passi
Che affondano in te
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7. |
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Quale posto è segreto nel buio?
Ovunque vetri a coprire quei no
Ma non cresce e cambia
Affonda triste e stanca
Trova chi è dietro quei muri lì fermo
Nel momento che nulla lasciò
E poi corri e basta
E poi cosa resta?
Chi chiedeva, chi urlava
Col peso dell’esser straniero
Di un corpo sordo al richiamo
E lì attorno saliva un calore, un sinistro lamento
Poi la casa e l’incendio
Nessun posto è segreto nel buio
Dove tutti han un ricordo ed io no
E già cresce e cambia
Alto ora divampa
Fammi solo domande, delle quali ignoro risposte
Raccontavi di un tempo in cui eri una nuvola blu
E poi le pareti – solo fiamme e niente più
E tutti gli arredi – solo fiamme e niente più
E le foto al mare – solo fiamme e niente più
I libri preferiti – solo fiamme e niente più
E tutti i segreti – solo fiamme e niente più
La notte ricordare – solo fiamme e niente più
Far pace e trattenere – solo fiamme e niente più
Sono fiamme e niente più
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8. |
Come quando foglie
03:06
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Abbiam permesso alle porte
Di colpire le nostre ginocchia
Cosa c’era da salvare
Mentre il sangue riempiva la bocca?
Poi seccate le lingue
Affamate distratte le menti
Hai corrotto le stanze
D’agosto, silenti
Come quando foglie, ai bordi d’estate
Come quando foglie…
Prima del sapore della carne così fredda
Più di prima, molto prima
Stringe assente la speranza
E le nostre armi impari
Perse in una guerra di numeri
Eravamo gomitoli o noi i gatti isterici?
Come quando foglie, strappate in silenzio
Come quando foglie, via da qui senza scampo
Come quando foglie…
Non ti accorgi che le cose sbagliate son tenute segrete?
Che le vite non più nostre non ci stanno a sentire?
Che le piogge doverose non potranno lavare?
Maledetta quella sera in cui persi il mio cuore
Come quando foglie, portate dal vento
Come quando foglie, calpesti d’autunno
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9. |
Tutto succede altrove
03:17
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C’era troppo silenzio
Mentre salendo le scale afferravi il mio braccio
C’era troppo silenzio
Dentro quei corridoi, in quelle parole
Consumate, perdute nel sole
Troppo silenzio, anche se poi urlavano tutti
Troppo silenzio, mentre ti guardavano dentro
Troppo silenzio, e ti teneva sveglio la notte
Era troppo il silenzio
E scivolava il sospetto
Nei primi bagni salati di mare
Dove fu chiaro in un attimo
Quando ti dissi:
«Nulla di questo è reale
Tutto succede altrove
Che senso ha il nostro dolore?»
Nessun più trova pace dove il cemento è stato visto urlare
Abbiamo piantato degli alberi, sperato tracciassero loro il confine
Con tutto il sonno sprecato
Con tutto il sonno sprecato
C’era troppo silenzio
Era assordante, io non capivo
Come del nostro scontento
Che fermamente avevamo difeso
Come feci con te, sotto la neve a febbraio
Senza riuscirci davvero
Come è possibile che del nostro scontento
Non parlasse nessuno?
Del nostro scontento
Non parlava nessuno
Non ha parlato nessuno
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